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Ebac Campania: dal 2 maggio attivi i bonus per la transizione ecologica

Il contributo richiesto potrà essere utilizzato per l’acquisto di Automobili anche usate della categoria EV, installazione di impianti fotovoltaici e colonnine di ricarica per autoveicoli elettrici

L’ Ente Bilaterale Artigiano della Calabria ha stabilito l’erogazione a favore dei lavoratori dipendenti, un contributo a titolo di aiuto per:

a) l’acquisto di Automobili anche usate, della categoria EV (Electric Vehicle), con linea di Finanziamento dedicata: il contributo è in misura Una tantum pari ad 1.000,00 per gli interessi maturandi sul finanziamento di Auto nuove o usate, Full Electric (se gli interessi
sono inferiori il contributo viene riproporzionato);

b) installazione di impianti fotovoltaici: il contributo è in misura pari ad 1.000,00 per impianti di potenza minima di kwp 2,7 e il richiedente deve attestare di non aver goduto di altre agevolazioni a fondo perduto (sono fatte salve le detrazioni fiscali in dichiarazione);

c) installazione di colonnine di ricarica per autoveicoli elettrici: il contributo è in misura Una tantum pari a 300,00 euro.

La domanda, da parte del lavoratore dipendente con regolarità contributiva di almeno 36 mesi, può essere presentata una sola volta per ogni singola categoria di spesa entro il termine di 60 giorni dalla data di acquisto. 

Per richiedere il contributo la domanda va presentata a mezzo PEC dell’interessato o per il tramite di uno sportello territoriale di Cgil, Cisl, Uil. Alla domanda, oltre alla copia del documento di riconoscimento e codice fiscale, deve essere allegata idonea documentazione attestante la spesa con relativa quietanza.

La prestazione sarà liquidata direttamente al richiedente al netto delle ritenute Irpef e l’anno successivo sarà rilasciata apposita CU.

CCNL Metalmeccanici: necessaria una riapertura della trattativa

Lo stallo preoccupa imprese e lavoratori del settore

Dopo lo sciopero di 32 ore, a parere della Fim-Cisl, mancano ancora molti punti di incontro per il rinnovo del contratto dei metalmeccanici. Difatti, a parere della stessa, il negoziato non è mai partito dopo la presentazione della piattaforma, prolungando una rottura che procede da oltre 6 mesi e portando le grandi e medie aziende a scrivere una lettera di sollecito a Federmeccanica. 

Tale piattaforma prevede un incremento salariale pari a 280,00 euro mensili, in considerazione sia della inflazione che di altri aspetti inerenti all’innovazione organizzativa e dei processi di trasformazione previsti dal Patto per la fabbrica. 

Invece, secondo Federmeccanica, gli aumenti dovrebbero essere erogati all’atto della consuntivazione dell’inflazione. Pertanto, non vengono definiti gli aumenti, e posticipati in base all’andamento dell’inflazione. 

A fronte di ciò, il 20 maggio sono state convocate unitariamente oltre 1500 delegati a Bologna per ribadire la propria posizione e per rilanciare le iniziative per il mese di giugno qualora la trattativa non dovesse riprendere.

L’attribuzione del nuovo codice ATECO ai datori di lavoro già iscritti

Si procederà ad attribuirlo progressivamente a tutte le matricole che, al 1° aprile 2025, risultano già iscritte e che si trovano nello stato “Attiva” o “Riattivata” (INPS, messaggio 13 maggio 2025, n. 1471).

Dopo la recente circolare n. 71/2025 l’INPS torna sul tema dell’introduzione del nuovo codice ATECO 2025. Infatti, dal 1° aprile 2025, l’INPS ha iscritto i nuovi datori di lavoro utilizzando il codice relativo alla nuova classificazione delle attività economiche ATECO 2025, come illustrato nella recente circolare n. 71/2025.

La registrazione del nuovo codice è avvenuta anche per chi ha indicato il precedente codice ATECO 2007, attraverso la conversione automatica del corrispondente codice ATECO 2025.

Ora l’INPS ha comunicato anche che procederà ad attribuire progressivamente il codice ATECO 2025 a tutte le matricole già iscritte alla data del 1° aprile 2025 e che si trovano nello stato “Attiva” o “Riattivata”, alla data del 13 maggio 2025. Il messaggio in commento specifica le modifiche operative dell’operazione. Peraltro, l’attività in questione riguarda tutte le matricole che risultano attive negli archivi dell’Istituto.

Invece, per le matricole che si trovano nello stato “Sospesa”, il passaggio al nuovo codice ATECO 2025 avverrà al momento dell’eventuale riattivazione, secondo modalità particolari, anch’esse illustrate nel messaggio in argomento.